Fondamentalmente all’appassionato di calcio non interessa se le partite si potranno vedere su Sky, su Dazn o su Amazon Prime. Quello che manca é un piano preciso e chiaro. Serve chiarezza e trasparenza perché l’utente sta impazzendo per capire dove e come abbonarsi.
Almeno un 30% degli utenti non sa nemmeno come fare. Dunque prima per vedere il calcio bastava Sky e tutto andava bene. Bisognava installare l’antenna e usciva un tecnico che ti apriva un mondo infinito di canali televisivi tra cui l’esclusiva per il campionato di Serie A e la Champions League.
Ora é nata Dazn, che se prima era solo il canale per vedere Diletta Leotta, oggi é diventata la piattaforma che ha acquisito in esclusiva insieme a Tim i diritti per le partite di Serie A.
Dunque cancelliamo Sky e facciamo Dazn? No, Sky continuerà a far vedere, ma non in esclusiva almeno 3 partite a settimana per la serie A… Ma a questo punto meglio lasciare Sky e passare a Dazn che le fa vedere tutte…???
Probabilmente la scelta sarebbe quella più logica, ma sappiamo come funziona e come possiamo vedere Dazn? Dobbiamo avere internet e non importa se abbiamo 95 anni, dobbiamo averlo per forza per vedere Dazn e a quel punto acquistare un pacchetto calcio da 29 euro al mese. In questo modo possiamo vedere le partite di Serie A, tutte.
Poi però abbiamo la Champions, per la quale é ancora Sky che detiene l’esclusiva. Dunque in questo caso il pacchetto sport é meglio tenerlo con Sky se la nostra squadra del cuore farà la Champions.
Amazon Prime però nel frattempo se n’é uscita con una proposta Champions da ultima ora, allettante, con una squadra di opinionisti da far invidia a chiunque, ma non con proprio tutte le partite in esclusiva, solo una parte, una buona parte, che non significa tutte.
Alla fine se non siamo esperti del web e pratici con la testiera dunque siamo messi male se siamo appassionati di calcio.
Ovvio che rimane Dazn come opzione da 29 euro al mese per la Serie A e Sky da circa 18 per lo sport che comprende anche le coppe europee complete… alla fine circa 47 euro al mese per vedere le partite di calcio, per intenderci circa 564 euro l’anno, non proprio per le tasche di tutti, comincia ad essere una cifra alta.
Il brutto é che va bene togliere il monopolio a Sky, é comprensibile in un mercato di libera concorrenza, ma finire per mandare in confusione gli utenti finali é irrispettoso, furbescamente irrispettoso.
Serve chiarezza, serve trasparenza e serve un planning al quale l’utente può riferirsi per capire meglio dove e come spendere i propri soldi. In questo modo, come risulta oggi, moltissime persone non sanno come fare.
Non va bene a soli 15 giorni dall’inizio del campionato. Si finisce per costringere le persone a spendere a caso pur di vedere le partite e questo comportamento non é proprio il massimo della correttezza.
Anche perché si rischia di finire nella condizione che molte, moltissime persone possano cominciare a pensare… “che vadano a farsi benedire loro e le loro partite”.
Qualcuno deve intervenire per controllare la situazione e dare delle regole semplici e trasparenti alla portata di tutti, proprio per non essere passati dal monopolio di Sky ad un oligopolio controllato e manipolato.
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