L’Italia che lavora non cambia. Decide di colpire gli altri italiani insieme agli stranieri cho oggi hanno la sfiga di essere in Italia, persone che lavorano duro dalla mattina alla sera, costringendoli a disagi assurdi.
Vuol dire prendere una mazza da baseball e picchiarsela forte sulle ginocchia, per non dire su altre parti sensibili.
Colpire la gente che lavora in Italia, per arrivare al governo non é la strada giusta.
E’ la strada di sempre che obbliga ad un dialogo forzato sino a che ci sarà un Governo consenziente che asseconderà questi atteggiamenti.
Ora spiegateci, se domani un qualunque piccolo imprenditore fatica ad adeguare gli stipendi e gli esuberi é costretto a chiudere bottega, giusto?
Perché invece aziende come Alitalia e Atm possono invece permettersi un disservizio che grava sugli altri lavoratori?
Economicamente parlando é un controsenso. Politicamente parlando é un assurdo. Socialmente parlando é un colpo basso da vigliacchi.
Ci vorrebbe un mondo che permettesse una piena e pronta risposta dei clienti.
Da domani evitiamo di comprare biglietti Alitalia e se possibile smettiamo di usare Atm.
Perché noi, italiani e non che oggi a Milano dovevamo andare al lavoro, non decidiamo di protestare facendo mancare alle casse di questi signori parecchie centinaia di migliaia di euro in un solo giorno evitando di acquistare i loro servizi?
Scommettiamo che, quando l’azienda informa i collaboratori che non ci sono i soldi per gli stipendi a causa di questa azione/reazione generata dagli scioperi di oggi, scommettimao che la prossima volta ci ripensano senza la tredicesima in banca e? con i figli che vogliono il nuovo smartphone?
Se agissimo tutti in questo modo. nessuno ne sarebbe contento.
Comunque sia, vi svelo un segreto, esiste una possibilità di risposta che si chiama precetto.
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