Il suo legale trova la strada più semplice e più ovvia, cerca di farlo passare come un’incapace di intendere e di volere, ma la realtà é ben diversa.
Traini ha fatto quello che ha fatto a Macerata di proposito, alimentando da tempo un gesto simile e non perché sia solo un pazzo, ma perché dentro di lui negli anni é nato un disprezzo verso i migranti che ha superato le comuni regole della convivenza, per quanto forzata, ed é sfociato nel razzismo nudo e crudo.
Così il suo gesto diventa uno slogan politico in un Paese alle prese con una campagna elettorale tra le più decisive degli ultimi 200 anni.
Il gesto di Traini é stato scatenato, come raccontato dal suo legale, dalla morte della giovane Pamela per mano di Innocent Oseghale, 29 anni, nigeriano che ha ucciso ed occultato il cadavere della giovane.
Questo ha scatenato in Traini un black out che lo ha portato a compiere un gesto estremo.
Gesto di cui non si pente e non ha alcuna intenzione di pentirsi.
Nel frattempo ci sta pensando la politica a manipolare il gesto a proprio vantaggio. Ma a questo ormai ci siamo abituati in campagna elettorale.
Prese di posizione nel NON rispetto degli eventi e delle tragedie come quella della settimana prima a Pioltello, utilizzate per sferrare slogan politici a proprio vantaggio.
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