Non fanno alcuna fatica a guadagnarli

2015-10-28

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by Elisabetta Fornichieri

In realtà il punto é proprio questo.
Quando lavori per un’azienda i cui proventi sono garantiti da un canone, non sai assegnare ai soldi un valore reale.
Te ne freghi persino di sapere quale possa essere questo valore.
I pareri sono discordanti? Non più di tanto. Anzi, tutti pensano se non fosse stato meglio dare quei 30 mila euro e passa tra aereo e cachet a 30 famiglie con genitori disoccupati che questo mese non arrivano a fine mese, oppure ad almeno un centinaio di pensionati che vivono di stenti.
Di certo non é interessato a nessuno sentire Varoufakis parlare di politica, di proiezioni future e tendenze.
Ma ripeto, quando hai in tasca dei soldi che hai preso forzatamente e sono garantiti da parte del popolo italiano che anche se non guarda nemmeno un secondo Fazio deve pagargli lo stipendio e il cachet destinato agli ospiti, non ti interessa della cifra. Non ti fermi di fronte a nulla.
Ma ci chiediamo: se dal 2016 ci mettono la Rai in bolletta, non sarebbe democratico che online potessimo intervenire sulle decisioni di smistamento del budget e dei costi?
Televisione di Stato si definisce, che già é divisa per canali che sono propagande elettorali.
Tutti i cittadini della Repubblica sono tenuti a sovvenzionarla, allora che possano averne diritto di voto, come in una società per azioni. In più in questo caso si pagherebbe per il servizio non per le azioni, ma almeno che permettano di intervenire.
Se poi la maggioranza a quel punto accetta e sottoscrive un budget per un altro Varoufakis che é il triplo di quello stanziato in questo caso, almeno lo avranno deciso i telespettatori (finanziatori forzati)che ne valeva la pena.
Continuiamo a non capire perché ci debba essere questo filtro e questa parvenza di intoccabilità intorno ad un servizio pubblico, dichiaratamente inadeguato e mai all’altezza.