Eccoci tutti pronti a tornare alla quasi normalità. Una specie di ritorno al futuro senza viaggio nel tempo. Questi 15 mesi di pandemia ci hanno cambiato, hanno stravolto le nostre vite. I più intelligenti o fortunati ne hanno tratto spunto per assegnare nuove priorità alle proprie esistenze. I più deboli o sfortunati invece ne hanno subito tutto il peso, soprattutto psicologico.
Le regole ci sono ma nessuno se ne preoccupa più. L’indice Rt sale, ma a nessuno interessa. Con la campagna vaccinale in atto l’Italia ha scelto di accettare a contare i morti per altri due mesi, ma senza mai più fermarsi.
Gli aiuti economici sono arrivati, solo in parte, solo a piccole dosi e soprattutto solo ai soliti, quelli con i conti in ordine che negli ultimi 15 mesi significa solo au grandi imprenditori e non certo ai piccoli.
Gli aiuti potevano essere di ogni genere, anche solo il pagamento di bollette della luce o del gas, piuttosto che la spesa di tutti i giorni, invece sono arrivati quelli di sempre, gli aiuti per pochi e per poche categorie.
Dunque, come degli zombies di The Walking Dead, ritorniamo ad essere quasi tutti gialli, nella piena consapevolezza che questo effetto pandemia, ammortizzato dai vaccini, sia terminato. Non si accettano alternative, altre chiusure e sospensioni temporali, perché in troppi non potrebbero più permettersele.
E’ il momento di ripartire, del resto non interessa più niente a nessuno. E’ il momento di offrire Astra Zeneca a chi accetta la somministrazione perché milioni di dosi sono rimaste inutilizzate nei magazzini governativi. E’ il momento di guardare al presente con un occhio di riguardo verso il domani, quasi come se stessimo tornando ad una normalità che abbiamo smesso di conoscere.
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