Abbiamo bisogno di essere vaccinati. Dobbiamo cambiare marcia per garantirci di raggiungere l’immunità di gregge entro l’estate, altrimenti rischiamo di trascinarci sino all’autunno di questo passo.
Dobbiamo considerare ogni possibile soluzione come hanno fatto negli Stati Uniti ed in Inghilterra. Tergiversare o perdere tempo potrebbe creare dei danni ben più grandi dei rischi che si corrono a fare il vaccino Johnson & Johnson o Astra Zeneca.
Nel caso J&J che é stato sospeso e sono state sospese le consegne anche in Europa si parla di 1 a rischio su 1 milione di soggetti. Certo che tutti pensiamo che se quel caso capitasse proprio a noi alzeremmo un polverone legale senza precedenti. Ma alla fine si tratta di percentuali così basse, così ridicole, che se rapportate al numero dei morti che ancora registriamo in Italia ogni giorno non sono nulla. Ecco perché dovremmo, anche contro il parere dell’Europa, procedere con la vaccinazione J&J. Ecco perché prima di fermare anche questa fase sarebbe meglio valutarne le situazioni.
Proseguire la campagna vaccinale accantonando J&J e limitando Astra Zeneca ci porta a prolungare la situazione pandemica per mesi e mesi con rischio ricadute in zone rosse.
Dobbiamo vaccinare più persone possibili ogni giorno e prevedere il raggiungimento dell’immunità entro e non oltre il mese di agosto. In caso contrario, rischiamo numeri altissimi di morti, di gran lunga maggiori a quelli che un effetto collaterale di un vaccino può provocare. Se davvero vogliamo uscirne, dobbiamo utilizzare subito sia J&J che Astra Zeneca a tappeto. Poi, raggiunta l’immunità, da ottobre in poi sin faranno i richiami di vaccini anti-covid aggiornati e perfezionati.
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