Senza giri di parole e riconoscendogli la totale sincerità il ministro Speranza ha dichiarato che la situazione é seria e che dobbiamo stare a casa il più possibile…
Dunque chiudete le palestre, le attività extra-scolastiche, le scuole, i ristoranti e i bar.
Perché in questo modo la maggior parte degli italiani non ci sta capendo nulla.
E’ seria o non é seria la situazione?
Se si, come lo stesso ministro dichiara quest’oggi, perché si sta cercando di tirare per le lunghe in questo modo rischiando, come peraltro già accaduto a Marzo di metterci al riparo con enorme ritardo?
Se la situazione é così grave, come lo abbiamo capito tutti, perché questa volta dobbiamo aspettare altre decine di morti prima di capirlo e chiudere tutto?
Perché non ci sono più tanti soldi da redistribuire in caso di lockdown? Perché politicamente sarebbe scorretto adesso dimostrare di accettare di chiudere le scuole e passare alla didattica a distanza, dove il corpo docenti italiano non é ancora preparato nonostante i mesi trascorsi?
Per quale motivo ci viene detto di andare a scuola, in palestra, al lavoro in ufficio, se ci viene anche detto di stare a casa il più possibile?
Non ce lo chiediamo noi, ma decine di emails che ogni giorno giungono in redazione. In questo modo si sta creando confusione e si rischia il panico tra poco.
Va presa una decisione non bisogna continuare a fare affermazioni in Tv che sono in netta contrapposizione con le stesse operazioni di governo.
Mai come in queste situazioni di emergenza il governo deve sentirsi vicino al cittadino e viceversa. In questi ultimi giorni invece la lontananza é terribilmente aumentata.
Lo sappiamo, questa volta non ci sarebbero soldi per tutti, nonostante le promesse della Comunità Europea e i finanziamenti garantiti dallo stato rimasti nelle tasche delle banche e finiti nelle mani dei soliti e non di chi ne aveva davvero bisogno.
Questa volta almeno il 40% delle attività chiuderebbe con 4 mesi di stop forzato. Ma proseguire in questo modo li portiamo comunque a chiudere e li portiamo anche a rischiare il contagio per aver resistito ad ogni costo.
Abbiamo bisogno di chiarezza, oggi più che mai. Se dobbiamo stare a casa, lavorare e studiare da casa, facciamolo da subito, non scarichiamo un’altra volta il barile come successo nei giorni scorsi… tanto alla fine sarà sempre e comunque colpa dei cittadini italiani, giusto?
Cioè, mi spiego meglio, se oggi porto mia figlia a danza perché le scuole di danza non le avete chiuse, devo sentirmi in colpa dopo che il Ministro speranza ha detto di spostarsi solo se strettamente necessario? Tanto varrebbe chiudere la scuola di danza, o mi sbaglio anche in questo caso?
Se porto mio figlio in palestra devo avere questo senso di colpa che mi stringe la gola dopo che il Ministro dice che devo muovermi solo se strettamente necessario?
Andare a scuola, visto che potrebbe non essere strettamente necessario avendo a disposizione la Dad, come posso interpretarlo se per mandarci i miei figli li devo caricare su di uno scuolabus stracolmo ed un pullman di linea strapieno? Perché dato che la scuola é diventata una prova di forza del Governo e del Ministro dell’Istruzione allora dobbiamo accettarne gli effetti collaterali… come in guerra? Ma questa non é una guerra, questa volta siamo tutti dalla stessa parte.
Sarebbe solo opportuno definire cosa é strettamente necessario per il Governo, che per il momento non é nemmeno in linea con quello che si ritiene strettamente necessario per sindaci e governatori delle regioni.
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