Eravamo tutti stanchi di stare chiusi in casa, é comprensibile che al rompete le righe si sia generato un effetto onda che ha travolto tutto.
La gente non ne poteva più e c’era il bisogno di riprendersi quella parvenza di libertà che ci serve per vivere, per respirare.
Ma dal prendersi un pò d’aria fresca ad esagerare il passo é lungo e adesso il rischio é sempre più forte. Si sta andando nella direzione sbagliata.
In almeno mille occasioni si é voluto precisare che nulla é passato, il rischio ri-contagio é dietro l’angolo, non dobbiamo abbassare la guardia. Ma tutto questo insieme a tutti i morti non ha cambiato l’atteggiamento di una gran parte di italiani che si sono presi la libertà di decidere per se stessi mettendo a repentaglio la propria salute e quella degli altri.
Le spiagge, gli aperitivi, i punti di ritrovo. Troppe situazioni oltre la sicurezza, oltre quel limite che non ci rende più liberi ma ci rende stupidi.
Gli assembramenti invece di diminuire sono aumentati, molti di questi senza regole sul distanziamento e tanto meno senza mascherine, non può essere la strada giusta.
Se anche abbiamo un calo drastico dei contagi il virus é ancora tra di noi. E’ più difficile essere contagiati, ma anche solo una bassa percentuale di errore può di nuovo provocare una strage.
Se non lo vogliamo capire manchiamo di rispetto a coloro che ne sono morti e che ne moriranno ancora. Sputiamo in faccia a coloro che nelle terapie intensive hanno lottato contro il virus in prima linea per provare a salvare qualche vita. Ammazziamo la nostra stessa dignità di esseri umani, semmai ne abbiamo avuta una.
Queste cose torneremo a farle nel pieno della sicurezza quando sarà il momento, oggi non é ancora quel momento, oggi non siamo ancora fuori. Ancora oggi se guardate bene quando uscite di casa vi accorgete che il virus é ancora tra di noi, ci siede accanto ovunque andiamo.
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