Se proprio volevamo saperlo il prezzo della vita di 32 persone, corrisponde alle sentenze di 7 anni per l’ex Ad di Trenitalia e l’ex Ad di Ferrovie. Moretti, Elia, Soprano, condannati ad una pena irrisoria che colpisce al cuore l’Italia intera.
Quel maledetto giorno d’estate 11 persone erano morte subito e ben 21 sono morte in seguito per ustioni, una morte terrificante se proprio vogliamo saperlo.
E pensare che Moretti da allora ha fatto anche carriera, qualcuno lo ha parcheggiato a dirigere Leonardo-Finmeccanica. Mosse politiche poco chiare solo agli stupidi.
Siamo l’Italia degli opposti e dei contrari, l’Italia che prezza i morti come nessuno al mondo, l’Italia che ricolloca i raccomandati, che programma gli effetti giudiziari di fronte persino alle tragedie più assurde.
Siamo l’Italia degli Avvocati perdenti, che hanno cancellato il codice deontologico e al suo posto stanno riscrivendo un codice etico che in caso di sconfitta ha assunto la parola “populista” a giustificazione, tanto di moda in un Paese arrogante. Un Paese rimasto nel passato, che non sa nemmeno cosa significhi questa parola, ma oggi chiunque vince é un populista, e mai termine poteva essere utilizzato in maniera più denigratoria.
Siamo l’Italia che uccide i morti due volte, l’Italia che uccide la politica e la libertà di informazione, e si sposa con la mafia mentre fa l’occhiolino alla camorra.
Questa però é l’Italia sporca, che non ha nulla a che vedere con le persone morte quel 29 giugno del 2009.
Oggi la giustizia italiana non ha fatto il suo corso, sotto effetto di una droga mediatica e politica che riesce anche senza saperlo a controllarne le misure, oggi l’Italia delle leggi ha perso. Hanno vinto gli avvocati perdenti, quelli che snobbano gli italiani per bene.
Invece oggi signori miei, é bello sentirsi populisti e sputare in faccia a questi avvocati da parcella, senza cuore, che questa sera ai propri figli racconteranno la differenza tra il bene ed il male travestiti da Lucifero.
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