Siamo abbastanza inondati da continue informazioni politiche che non serve, in un contesto neutrale come dovrebbe e deve essere la musica, che ci inseriscano altre gocce di politica andata a male.
Per favore no, risparmiatecelo, almeno dal palco dell’Ariston, dalla conferenza stampa del Festival della canzone italiana.
Altrimenti cambiamo canale ancora prima che inizi.
Perché la licenza poetica di un cantautore non può e non deve avere limitazioni di alcun genere. Ma l’intelligenza artistica da un uomo di spettacolo possiamo anche pretenderla.
Dunque se nel riquadro basso o alto del nostro televisore vediamo il logo de La 7, piuttosto che Canale 5 o altro allora sappiamo che si tratta spesso di campagna elettorale o satira politica. Ma se vediamo il logo Rai e se si tratta del festival della canzone…
Dal palco di un festival che deve dare momenti di spensieratezza, non possiamo accettarlo.
Dunque basta con le dichiarazioni politiche. Perché l’artista può inserire il migrante nelle sue canzoni, ma non mentre é seduto al tavolo di una conferenza stampa, tanto per fare propaganda.
Tanto per restare in tema, stona terribilmente questo acuto di poca saggezza.
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