Siamo un Paese con alta probabilità di avvenimenti sismici.
Lo siamo sempre stati e oggi lo siamo ancora di più.
Ce lo hanno nascosto per decenni ma oggi non possono più farlo.
L’informazione sta smascherando ogni tentativo di censura preventiva.
Siamo a rischio terremoti su almeno il 73% del territorio nazionale.
Facciamocene una ragione oppure non torneremo mai più a dormire sonni tranquilli.
Evitiamo proclami politici di basso livello, ci sono tante persone che hanno perso tutto ed alcuni di noi che firmano articoli squallidi autorizzati da capo-redattori corrotti, gli sbattiamo in faccia che si possono ritenere “fortunati” perché sono ancora vivi.
Lo sciacallaggio mediatico sta devastando il nostro Paese ancor più di quanto il terremoto abbia fatto nelle ultime settimane.
Per anni lo Stato italiano si é occupato di politica ed informazione corrotta, dirottando i soldi alla politica ed usando i suoi giornali per giustificarne la scelta.
Nel frattempo la maggior parte delle nostre case veniva dichiarata “non pronta” ad affrontare nemmeno un terremoto da 4 gradi ma nessuno doveva saperlo. Perché dopo il terremoto cosa arriva?
Una gara straricca di ricostruzione.
Ovvio che nessuno di noi avrebbe lasciato il proprio Paese, ma probabilmente si sarebbero potute considerare soluzioni alternative, in molti lo avrebbero fatto pur di salvare la famiglia e la propria vita.
Ma l’Italia si sveglia una mattina e decide che i pannelli solari o le centrali nucleari hanno priorità sulle case antisismiche perché il guadagno é di gran lunga maggiore e allora tutti si dirigono in quella direzione.
Oggi le immagini che arrivano dal centro Italia possono solo farci sentire in colpa se pensate che almeno il60% di tutta questa devastazione poteva essere controllato ed anche evitato.
Se solo ci fossimo preparati…
Ma, vedete, quello che fa rabbia é che eravamo preparati, o almeno avevamo tutto ciò che serviva per sapere che sarebbe potuto succedere, ma nessuno ha mosso un dito.
Il terremoto ha distrutto gran parte del centro Italia?
No, non posso essere d’accordo.
Noi abbiamo lo abbiamo lasciato fare.
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