Organizzare una gita per Pasqua é stata l’idea di molti italiani. Organizzarla in un luogo sotto sequestro per scattarsi dei selfies non ha semplicemente un risvolto macabro, ma ne ha anche uno malato.
Non é una novità assoluta e non é un’esclusiva di Rigopiano, é successo subito dopo ogni tragedia e continuerà ad accadere. Gente che si reca sul luogo di eventi drammatici o disastri naturali e si scatta delle foto per poi mostrarle a chissà quale scemo di amico che possa apprezzarle o forse provarne invidia.
Noi proviamo disprezzo per tutti coloro, nessuno escluso che in questo weekend pasquale hanno visitato Rigopiano e si sono persino divertiti a farlo.
Per noi non é turismo macabro é turismo misero fatto da pezzenti con una vita tanto vuota da non sapere nemmeno cosa sia il rispetto e l’onore.
Alcuni si sono spinti anche oltre, si sono introdotti tra le macerie e hanno rubato alcuni resti per portarsi a casa un pezzo di morte, perché altro non sono quelle macerie.
Purtroppo questi luoghi per quanto sotto sequestro, dovrebbero essere messi sotto controllo durante queste festività e nei weekend perché di imbecilli che si divertono a fare questo turismo ce ne sono molti di più di quelli che si possono anche solo immaginare.
Era giusto dar loro quello spazio di notorietà che si sono voluti ritagliare attraverso il loro comportamento irrispettoso.
Pezzenti, noi li chiamiamo così.
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